8 giu 2008

Inside Bob


In effetti non è roba da tutti i giorni poter dare un'occhiata nella testa di Mr. Dylan. Anzi è proprio una figata. Vanity fair l'ha fatto in modo originale, catalogando tutti i dati possibili che si sono potuti estrapolare dalle trasmissioni radiofoniche di Bob Dylan su XM radio. Si parla dei Themes time radio hour. Se si dà per scontato che le canzoni scelte da dylan e tutti gli artisti da lui citati, sono effettivamente quelli che lui preferisce beh allora si possono fare delle classifiche interessanti.
Sul gradino più basso del podio a pari merito: Bob Wills & His Texas Playboys, Louis Armstrong e Van Morrison. Al secondo posto tra i cantanti, troviamo a pari merito Tom Waits e Dinah Washington. Palma d'oro, con nove brani mandati in onda da dylan-dj:GEORGE JONES! Un'icona del country western. Old american style... Si insomma, come si vocifera su maggiesfarm.it, appare evidente che Dylan è innamorato di un'america che non è quella dei nostri giorni. Il Dylan-Dj vive nell'america degli anni cinquanta o giù di lì. L'ultimo "modern times", il sound swing dei suoi concerti e adesso anche la sua scaletta radiofonica, tutto parla dell'america gloriosa. Limite temporale: l'immediato dopoguerra. Gli ultimi cinquant'anni musicali (1948-2008) dylan, non li caga nemmeno di striscio. O almeno sembra farne mistero, a parte una spiccata ammirazione per Tom Waits e pochi altri. Comunque i theme times radio hour hanno avuto fin dall'inizio, un'impronta volutamente retrò. Immaginando un dylan-dj in carriera, non è difficile prevedere un themes times tutto anni 70, magari in un'ondata di revival tra una mezza decade. Ormai penso a dylan come ad un Highlander! Tutte le altre statistiche, sinceramente mi annoiano, ma si possono trovare qui:

http://www.vanityfair.com/ontheweb/blogs/daily/2008/04/dylan.html

Da dieci anni a questa parte i suoi live non piacciono a un sacco di persone, me compreso. Per una buona parte di tutti quelli che hanno la presunzione di conoscerlo, me compreso, è inspiegabile come Bob Dylan non si renda conto del sound schifoso che le sue esibizioni vanno ostentando serata dopo serata. Sarà che l'amo, ma mi piace pensare che lo faccia apposta. Che la sua sia una manifestazione di ribellione verso tutti. Solo contro il male...Superdylan! Ci siamo anche abituati ai suoi pantaloni di raso con la banda nera e ai suoi stelton. Un costume. Un Super eroe. Comunque un inguaribile ribelle. Io lo vedo così. Resta il fatto che tra poco sarà in Italia...Dubbio amletico. Pagare il biglietto per restare delusi, o mettere su un etto, poltrendo sul divano? Io metterò su un paio d'etti ascoltandomi qualche bootleg anni settanta.

McTell

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