23 mag 2008

Anime Salve



De Andrè come tanti altri maestri sarà sempre attuale, le sue verità non conoscono tempo. Così mentre napoli brucia e gli altri danno la caccia ai rom, non farebbe male riascoltarsi anime salve di F. De Andrè e magari rifletterci un pò:

Il titolo dell'album si rifà all'etimo delle due parole, "anima" e "salvo", e vuole mantenerne il significato originario di "spirito solitario". Nel verso "mi sono visto di spalle che partivo" della canzone omonima già si accenna al rifiuto della identità anagrafica, cioè del personaggio costruito da una autorità che vuole imporre a ciascuno di stare al mondo o al proprio posto; la solitudine, che in questo caso consiste in una scelta autonoma, consente di non stare nel mucchio: la sola condizione idonea a non essere contaminati da passioni di parte è uno stato di tranquillità dell'animo che permette di abbandonarsi all'assoluto, alle sue immagini e alle sue voci, interiori ed esterne, senza marchi posticci.
Doriano Fasoli, Fabrizio De André. Passaggi di tempo, p. 74

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